Risultati TGV 2008

1 Migliaccio Michele Jaguar
2 Monichetti Giovanni Valto Team
3 Iacono Giovanni Benetton
4 Di Maio Claudio Jordan

Coppa Costruttori: Valto Team

Fotoalbum

Gira la ruota… – 22/08/08

I veri appassionati di corse lo sanno bene: una gara può dirsi vinta solo quando si taglia il traguardo per primi. Quest’anno, con 17 Teams e 48 carrocci (record assoluto), la strada per la finale era lunga: lo sanno bene i concorrenti che la hanno raggiunta dovendo effettuare in totale 10 discese – undici compresa la finale – (5  della prima fase più i ventesimi, dodicesimi, ottavi, quarti, semifinale e finale) e lo sa bene anche Claudio Di Maio, vincitore del 2007, che quelle dieci batterie le ha vinte tutte in scioltezza mentre gli altri annaspavano e lottavano per accedervi..e poi? E poi, come sempre nel mondo delle gare, accade l’imprevisto: una corsia sfavorevole, avversari ostici, carrocci veloci…la pressione…Fatto sta che l’undicesima e ultima discesa, quella che conta davvero, si è trasformata per Claudio in un incubo: costretto a rimontare dall’ultima posizione e a causa di un azzardato sorpasso all’esterno dell’ultima curva hanno relegato il pilota della Jordan in quarta e ultima posizione al taglio del traguardo. Queste sono le corse ragazzi…e a tal proposito, vediamo un po la corsa degli altri: Le Jaguar non sempre si sono dimostrate all’altezza e, nonostante la vittoria di Migliaccio, non erano certo dei fulmini; ciò dimostra che non sempre i veicoli più veloci sono quelli a giocarsi la finale (come accadde anche l’anno scorso) e i verdi Carrocci del Ciglio necessitano di aggiornamenti soprattutto “regolamentari”…Pace vito, non supera la prima eliminazione diretta, Mattera Giovanni (Ciglio) lo segue nella batteria successiva e solo Mattera di Fontana arriva agli ottavi di finale…Poco per chi nel 2005 aveva piazzato 3 carrocci (su quattro) nei primi tre posti della finale. Il neonato Valto Team (ex Minardi) ha portato a casa ben due trofei (secondo posto e costruttori) dimostrandosi una rivelazione/conferma e solo la sfortuna (e qualche errorino) ha privato il veloccisimo Guarracino di accedere alla finale e portarsi a casa un altro trofeo; complimenti inoltre a Salvatore Calise che nonostante abbia più di 50 anni, era debuttante assoluto. La Benetton di Iacono Giovanni (quella di Iacono Massimo non voleva saperne di andare veloce) è il mistero della gara di quest’anno: un carroccio del 1997 che non scendeva in pista da due anni e che non era mai andato oltre i quarti di finale, sorprende tutti e, spinto “fisicamente” più dalla volontà di Giovanni che dalla prestazione del veicolo, taglia il traguardo al terzo posto della finale…Un risultato voluto ed strappato con i denti da Giovanni che, seppur in gara dal 1992 (ad eccezione degli ultimi due anni) non aveva mai raggiunto la finale…una parola: Mitico…Fa risorgere la Benetton. Che dire della Jordan? Il carroccio di Di Maio era velocissimo e solo le circostanze avverse lo hanno privato della vittoria ma gli altri tre hanno deluso non raggiungendo nemmeno la seconda fase; le modifiche al carroccio di Migliaccio lo hanno reso troppo instabile al posteriore e il plurivincitore del TGV aveva problemi di aderenza già nella prima curva. Claudio D’Abundo non sembra aver sfruttato il passaggio ad un top Team e dal debuttante Aiello ci si aspettava qualche testacoda di meno. Le Red Bull sembrano aver superato la crisi del 2007 ed erano velocissime (almeno 3 su 4), segno che il cambio di sede del Team ha dato i suoi frutti: il trofeo del miglior debuttante (Leonard Solmonese) è ben poco considerando le potenzialità dei carrocci…sia Romano (uscito alle semifinali) che Castaldi (eliminato ai quarti) avrebbero potuto e forse meritato qualcosa in più…Alla prossima. Un’altra piacevole sorpresa viene dalla BMW: a parte Carandente, i veicoli di Gianfranco Di Maio e di Impagliazzo Marco, erano molto competitivi e sono arrivati molto avanti (Gianfranco agli ottavi di finale e Impagliazzo ai dodicesimi)…ora hanno una buona base da cui partire per ottenere dei risultati. Benino anche le Jamaica: Scielzo e Iacono Antonio erano velocissimi, ma mentre il primo riesce a raggiungere i dodicesimi, il secondo non supera la prima fase a causa soprattutto di numerosi errori di guida a cui, siamo sicuri, saprà rimediare in futuro; maluccio invece il Jamaica Junior ma i piloti erano al debutto assoluto e devono fare esperienza. Ma veniamo a chi ha deluso ancora di più. Della Jordan abbiamo già parlato e quindi ripartiamo dal Calytto Racing: nonostante Polito abbia raggiunto i quarti di finale, i risultati sono stati al di sotto delle aspettative; Maltese a causa di un incidente di cui è stato un’incolpevole vittima, aveva i mezzi per arrivare molto avanti mentre Robina, come ammesso da lui stesso, si è spinto troppo avanti con le innovazioni e il suo carroccio era tutto sommato lento. Nel Calytto Grand Prix, Impagliazzo, l’unico da cui ci si aspettava un risultato, è stato tamponato nella prima eliminazione diretta dal debuttante della Red Bull Solmonese: testacoda e gara finita. Male anche il Sorgeto Corse di Dario Maltese che anche senza la penalità di 20 punti inflittagli prima della gara, non sarebbe passato alla seconda fase e anche il debuttante D’Abundo Giuseppe non ha superato le prime 5 discese…tutti si aspettavano di più. Stesso discorso per le Honda Martin a parte D’Abundo Gianmanuel, che si è difeso bene e solo a causa della differenza di risultati (era a pari punti con Amara Luca della Prost) non è passato alla seconda fase; Maltese pensava lui stesso di essere più veloce ed è rimasto deluso del suo nuovo carroccio e Iacono Luigi, addirittura, condivide l’ultimo posto della classifica a punti con Iacono Massimo (Benetton). Alle Fiat va il premio per la perseveranza e per il fatto che quest’anno erano in tre e dobbiamo dire che il carroccio di Migliaccio Gianfranco non era male: con qualche punticino in più, sarebbe potuto andare alla seconda fase; qualche carroccio era inoltre dotato di soluzioni interessanti. Anche Prost e Jaguar Junior, quest’untima addirittura in finale l’anno scorso, sono sembrate in netto calo di prestazioni e anche se il debuttante Amara Luca (Prost) è passato alla seconda fase, sia i carrocci blu che quelli verdi non sono mai stati in gara. L’unica squadra che quest’anno era formato da un solo carroccio, il Team Edilischia del simpaticissimo Annibale Solmonese, si è tolta la soddisfazione di mettersi un Team alle spalle nella classifica generale a squadre e, con il carroccio di cui disponeva, è una cosa non da poco. Nonostante l’elevato numero di veicoli in pista, il livello tecnico del 2008 era alto e a parte qualche rara eccezione di carrocci preparati in fretta e furia all’ultimo momento, e salvo due o tre carrocci che si distinguevano per una elevata velocità di punta, tutti i partecipanti si sono dati battaglia ad armi pari e i duelli in pista non sono mancati; non sono mancati nemmeno gli incidenti, alcuni spettacolari (come quelli di Iacono Massimo) altri meno, ma tutti senza conseguenze; di questo va fatto merito all’organizzazione che ha allestito delle protezioni a bordo pista molto resistenti e capaci di assorbire bene gli urti dei veicoli.

GdC